Gonfiò le copie del Sole 24 Ore
a cura di Ninni Raimondi
“Gonfiò le copie del Sole 24 Ore”: condannato a due anni e mezzo l’ex direttore Napoletano
Il Tribunale di Milano ha condannato a due anni e sei mesi Roberto Napoletano, l’ex direttore del Sole 24 Ore. Napoletano era accusato di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. Nello specifico, al giornalista veniva rimproverato di aver «gonfiato» le copie digitali della testata in mano a Confindustria. La procura, coordinata dal pm Gaetano Ruta, aveva chiesto quattro anni di reclusione per Napoletano, attualmente direttore del Quotidiano del Sud, ma la seconda sezione penale del Tribunale di Milano, presieduta da Flores Tanga, ne ha comminati solo due e mezzo. L’imputato, invece, si ritiene innocente, e i suoi legali avevano pertanto richiesto l’assoluzione.
Napoletano annuncia che farà appello
Dal «Fate presto» ai conti in rosso
Nel periodo della sua direzione, iniziata il 23 marzo 2011 in sostituzione di Gianni Riotta, Roberto Napoletano si era distinto per la sua linea ostile al governo di Silvio Berlusconi, con tanto di richiesta di dimissioni dell’allora presidente del Consiglio.
All’apice di quella campagna, fu proprio lui a firmare il celeberrimo editoriale del Fate presto, che all’epoca spianò la strada al governo dell’austero tecnocrate Mario Monti, mandato in missione per conto di Bruxelles.
Tuttavia, le cose non sono andate bene a Napoletano: una volta uscito lo scandalo delle copie digitali gonfiate, e quindi i conti in rosso del giornale, la redazione del Sole lo giubilò con il 74,4% dei voti.